Maria Di Lella Alfani, nata a Napoli il 23 luglio 1917, laurea in lettere conseguita presso l’Università di Roma. Ha prestato la sua opera, in qualità di redattrice, presso la Soprintendenza bibliografica di Roma occupandosi della compilazione del bollettino bibliografico “Il Libro Italiano”. Trasferitasi a Parigi è entrata in contatto con molti esponenti del mondo culturale francese e ha curato la redazione di vari articoli nella vita culturale ed artistica in Francia, articoli pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione _ Direzione scambi culturali, direttore Prof. Frajese.

Nel corso di questa sua attività ha redatto relazioni sull’organizzazione nelle biblioteche pubbliche e scolastiche in Francia, segnalato e seguito l’opera di Roland Barthes allora appena arrivato in Sorbona (di questi ha poi frequentato il corso seminario agli Hautes Etudes per un triennio), evidenziato i caratteri e l’importanza nella “cultura parallela” che si stava sviluppando attorno alla rivista Planète (in seguito giunta ad una tiratura di 100.000 copie) e che tanto peso avrebbe avuto negli anni successivi.

In occasione di questi contatti la stessa rivista Planète, nella persona del direttore Louis Pauwels, l’ha pregata nell’assistenza organizzativa al momento del lancio dell’edizione italiana; a tale titolo accompagnò in Italia il direttore stesso curando buona parte dei contatti di questi sia a Roma che a Firenze.
Nell’ambito del rapporto con Planète si iscrive anche l’iniziativa di far affidare a Jean Giono e all’artista Pierre Clayette – operante nel gruppo grafico nella rivista – la messa in scena al teatro Sarah Bernard di un’opera della stesso Jean Giono (la scenografia ha avuto un grande successo e ha aperto a Clayette la via per le succesive scenografie all’opera di Parigi e al Festival di Avignone).

Nel 1955 seguì con attenzione l’apertura della mostra “Le Mouvement” presso la galleria di Dénise Réné, sua grande amica, che lanciò l’arte cinetica nel mondo. Attraverso le lettere catalogate una ad una, abbiamo approfondito le sue amicizie; Richard DeMarco, Pierre Restany, Claude Parent, Jan Le Witt, solo per citarne alcune.

Rientrata in Italia, dopo 14 anni di permanenza a Parigi, ha quindi ideato, organizzato e diretto a Roma una sua galleria di nuovo tipo: lo Studio Farnese. Tale galleria – segnalata già dopo un solo anno di attività dal Prof. G. C. Argan come Iª galleria-pilota in Italia, ha avuto riconoscimenti ufficiali dalla stampa televisiva, quotidiana e specializzata.

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